Interlandi: indecisione o stategia politica?

30 gennaio 2008 alle 12:01 | Pubblicato su Fatti & Notizie, Rossana Interlandi | Lascia un commento

La situazione, dal mio punto di vista è chiarissima.

L’Assessore Interlandi, MpA, è personalmente contraria alla realizzazione dell’impianto di rigassificazione di Porto Empedocle. Può essere una convinzione giustificata con argomentazioni pertinenti o motivata dalla volontà di cavalcare l’opposizione delle popolazioni, ma, a quanto dice, è personalmente contraria al rigassificatore di Porto Empedocle.

L’Assessore Interlandi non può, però, andare contro la legge. Infatti, nell’interrogazione di qualche giorno addietro all’ARS, non ha potuto non dire che il progetto ha avuto tutte le autorizzazioni necessarie, ad eccezione della Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) per le opere marittime connesse all’impianto – molo e banchina di attracco – che devono essere conformi a quanto previsto dal Piano Regolatore Portuale.

Gli uffici dell’assessorato non possono affermare il contrario perchè non corrisponderebbe ai fatti. Così come l’Assessore Interlandi non può revocare le autorizzazioni senza variazioni nel progetto o nella legislazione. Variazioni che non sono avvenute.
L’Assessore può, a titolo personale, dire che “l’opera non risponde alle prerogative di sicurezza e convenienza necessarie”, ma non può impedire ad un progetto con le carte in regola di andare avanti.

L’Assessorato non parla a mezzo comunicati stampa, ma con gli atti ufficiali che produce. Gli atti ufficiali, al contrario delle convinzioni personali dell’Assessore, dimostrano che l’impianto è conforme alla normativa di sicurezza.

A pensar male direi che l’approssimarsi di una tornata elettorale non prevista ha modificato la rotta dell’Assessore, ma è solo un’opinione personale.

GN

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L’ottimo è nemico del buono

30 gennaio 2008 alle 12:01 | Pubblicato su spunti di riflessione, valutazione impatto ambientale | Lascia un commento

Le navi da crociera attraccheranno a Porto Empedocle?

Certamente, se tutto resterà come nella situazione attuale, NO! Manca lo spazio, servirebbe il completamento del molo di levante che, previsto dal piano regolatore portuale del 1969, ancora non è stato costruito per mancanza di investimenti consistenti. La situazione politico-economica non fa sperare in cambiamenti.

Sarebbe possibile fare un passo in avanti?

SI!!! Il progetto del rigassificatore prevede la realizzazione del molo di levante.

Alcuni obiettano che è tutto un bluff, perchè nel progetto è previsto il dragaggio dell’area portuale che interessa il movimento delle metaniere. Vero e incontestabile, come si può verificare nei documenti per il VIA da noi pubblicati mesi addietro.

C’è di più.

Il dragaggio dell’area portuale che si verrebbe a creare con il completamento del porto può essere chiesto come opera compensativa, senza l’accordo su questo punto il Comune di Porto Empedocle potrebbe non rilasciare alcun documento per l’inizio dei lavori. Abbiamo il coltello dalla parte del manico. Bisognerà farsi valere, ma alla fine si otterrà il dragaggio per consentire l’attracco delle navi da crociera.

Se, invece, non cogliamo l’occasione per l’ampliamento del porto è certo che le navi da crociera non attraccheranno mai!

Io sono per il fare, magari poco alla volta, ma fare. C’è chi, senza il progetto esecutivo per un porto-turistico-di-prima-classe-chiavi-in-mano-tutto-incluso-con-incentivi-per-la-rottamazione, non vuol far niente… vabbè…

GN

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Servizio sul rigassificatore in onda su La7.it

27 gennaio 2008 alle 10:01 | Pubblicato su rassegna stampa, video | Lascia un commento

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I commenti sono possibili nella pagina del video

L’Assessore certifica tutti i documenti in regola

24 gennaio 2008 alle 10:01 | Pubblicato su rassegna stampa, Rossana Interlandi | Lascia un commento

Anche se la posizione dell’Assessore Interlandi, MPA, è distante dalle nostre, nel suo ruolo istituzionale non ha potuto fare a meno di constatare le carte in regola del progetto per il terminale di rigassificazione a Porto Empedocle. [Clicca sull’articolo per ingrandire]

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Rigassificatore, il consiglio comunale deciderà sul referendum

23 gennaio 2008 alle 05:01 | Pubblicato su Marco Zambuto, rassegna stampa | Lascia un commento

Io sono senza parole. Pubblicherò i nomi e i cognomi dei consiglieri che si assumeranno la responsabilità di far affrontare ad un comune esangue, come quello di Agrigento, la spesa stratosferica del referendum! Referendum che potrebbe essere contraddetto dalle decisioni delle stesse amministrazioni che oggi decidono di non decidere!

E’ ormai tutto pronto perché il Consiglio comunale adotti la deliberazione relativa all’indizione del referendum popolare sul rigassificatore.

A seguito di specifica direttiva del Sindaco Marco Zambuto, i competenti uffici, infatti, hanno già adottato tutti gli atti preliminari che consentiranno ai consiglieri comunali di decidere sullo svolgimento della consultazione dei cittadini di Agrigento sul progettato impianto che dovrebbe sorgere a ridosso del territorio agrigentino.

Come si ricorderà, nei mesi scorsi la relativa proposta era rimasta sospesa per mancanza di copertura finanziaria della spesa, ma nei giorni scorsi, dopo che la Giunta comunale ha deliberato lo strumento finanziario provvisorio per il 2008, con l’apposita previsione del capitolo di spesa che consentirà l’effettuazione del referendum, il residuo ostacolo è stato definitivamente superato.

“Noi – sostiene a tal proposito il sindaco Zambuto – abbiamo fatto quanto era nelle nostre competenze. Adesso spetta al Consiglio comunale decidere di dare la parola direttamente ai cittadini su un così importante aspetto del nostro sviluppo.”

Fonte: AgrigentoWeb.it

La scuola pronta a grandi sfide

21 gennaio 2008 alle 08:01 | Pubblicato su Pietro Vitellaro, rassegna stampa | Lascia un commento

Il presidente della Consulta Provinciale Studentesca Pietro Vitellaro ha recentemente dichiarato:

La Sicilia è disposta a ricevere i rifiuti, ad avere il rigassificatore e all’inceneritore,  ma in cambio vogliamo il raddoppio delle corsie della SS189 (strada della morte che ad oggi conta 762 vittime), la promozione delle attività di sviluppo (come il Golf Resort di Sciacca) e la creazione dell’aeroporto ad Agrigento (fonte di sviluppo turistico).

A lui lancio l’invito di una collaborazione per aiutare gli studenti a conoscere il progetto del rigassificatore.

Manifesto di sospetti

15 gennaio 2008 alle 04:01 | Pubblicato su Commenti, Gian Morici, Giovanni Nocera, Il Manifesto, Letture consigliate, rassegna stampa | 7 commenti

Paginone del Manifesto dedicato oggi alla vicenda del rigassificatore. I lettori di questo blog possono evitare di leggerlo, l’articolo infatti riporta testualmente tutte le argomentazioni del sig. Morici – intervistato dal giornalista – che abbiamo ospitato in queste pagine.

Lettura consigliabile a quanti avessero voglia di cominciare ad interessarsi della vicenda o si fossero persi qualche “puntata”.

L’articolo ripercorre infatti la storia del rigassificatore fin dalla presentazione del progetto da parte di Nuove Energie, poi passata sotto il controllo ENEL.

Niente da eccepire se non fosse che tutta la storia, più che ad un giornale, si addice allo stile delle avventure del Commissario Montalbano, nel cui ricordo, appropriatamente, si apre l’articolo. Auguro a Massimo Giannetti la stessa fama di Camilleri.

Sono purtroppo costretto a tediarvi con l’analisi puntuale dell’articolo perchè, pur non riportando notizie totalmente false, le insinuazioni sono pesanti. Un po’ come il serpente fece con Eva: “E’ vero che Dio ha detto che non dovete mangiare di nessun albero del giardino?”. No! risponde prontamente Eva, ma in cuor suo immagiana che è limitata, che Dio la vuole fregare, che, in fin dei conti, non poter mangiare di un albero è come non poter mangiare di nessun albero.

Giannetti insinua, ma non dichiara mai apertamente, che tutti i rappresentanti delle Istituzioni (e mi fregio di usare il maisculo al contrario di Giannetti), siano nell’impossibilità di esprimere un giudizio obiettivo sul progetto rigassificatore e ricorrono quindi a strani magheggi.

Viene portato ad esempio il caso della Soprintendente di Agrigento che nel parere dichiara esplicitamente di poter pronunciarsi solo sull’impatto estetico. Non relativamente all’area circostante – guardando la quale non ci sarebbe stato bisogno di scomodare la Soprintendenza – ma relativamente alle competenze della Soprintendenza stessa. Non facendo riferimento, cioè, ad altri ambiti cui non si ha competenza: sanitario, prevenzione del rischio, interessi poco chiari. Tutti ambiti che devono essere esaminati dalle rispettive Istituzioni.

L’insinuazione è però che la Soprintendente abbia chiuso “non uno ma tutti e due gli occhi” dovendo dar piacere a Cuffaro per gli stretti rapporti di amicizia. “Legittimi per carità” si appresta a chiarire Giannetti, ma il sospetto è avviato.

Stesso schema per Giovanni Puglisi per il quale si elencano titoli e cariche, non ultima la Presidenza della Commissione Nazionale Italiana dell’UNESCO, e poi si sospetta che “sia stato proprio Cuffaro a traghettarlo sulla sponda opposta” cosa però che “non costituisce ovviamente reato”. La notizia allora qual è? La “conversione a 360 gradi”? Strana rotazione che significa tornare a guardare nella stessa direzione! Lapsus che forse svela l’impostazione metodologica di Giannetti. Raccontare tutte le circostanze, facendo una panoramica a 360 gradi, ma puntare all’obiettivo iniziale, che scopriremo alla fine dell’articolo.

Non scampa il sindaco di Porto Empedocle Firetto, colpevole di essere dipendente ENEL, di essere in sintonia con i vertici del suo partito – cosa che non riesce bene ai vertici di Rifondazione Comunista -, ma soprattutto di volere per il Comune di Porto Empedocle “soldi e infrastrutture” che arriveranno come opere compensative. E’ proprio uno stupido questo sindaco!

La bugia vera e propria è che Firetto “non fa una piega”. La realtà è che stia operando perchè il massimo investimento possibile resti nel territorio. Cosa riconosciuta anche dal Comitato No Rigassificatore.

Dubbi e insunuazioni, che si spiegano con gli stessi fatti dell’articolo, si sprecano. Un esempio?

Perché – si chiede il presidente del comitato referendario Joseph Morici, che per la sua opposizione al rigassificatore ha anche ricevuto due minacce di morte di probabile matrice mafiosa – l’Enel non ha presentato direttamente il progetto, visto che già all’epoca si parlava di una sua acquisizione di Nuove energie? Che bisogno aveva di mandare avanti una scatola vuota? E perché la regione ha rilasciato le autorizzazioni a un’azienda che non solo non aveva nessuna esperienza sui rigassificatori ma non aveva neanche i soldi per realizzarlo?

La risposta alla domanda in neretto si trova nella parte in corsivo. Non è stato necessario aggiungere una virgola!

Non mancano poi le posizioni dogamtiche con cui si bocciano possibilità reali per lo sviluppo portuale. Altro esempio:

«Dato che per consentire l’attracco delle metaniere l’Enel dovrà necessariamente adeguare le strutture del porto, questo consentirebbe anche alle navi da crociera di approdare finalmente a Porto Empedocle».

Ed ecco la solida argomentazione che confuta la tesi precedente

Se non è una presa in giro, poco ci manca

Il resto dell’articolo leggetelo con quest’occhio. Se qualcuno si cimenterà nel compilare una rassegna di altre posizioni simili nello stesso articolo sarò felice di pubblicarlo.

Prima di finire svelo, a chi ancora non l’avesse chiaro, l’obbiettivo di tanto zelo del Manifesto, con una precisazione.

Il caro Sig. Morici, autore una durissima lettera di accusa verso la stampa locale non condivisa neanche da chi normalmente gli da voce, dovrebbe provare a lavorare per la chiarezza, cosa che già fa, ma senza acconsentire a strumentalizzazioni delle vicende locali che hanno il chiaro fine di colpire i vertici politici siciliani, dello schieramento opposto all’area del Manifesto – non una parola è stata spesa per lo strano comportamento di Marco Zambuto, pur vittima delle contestazioni di Morici -, ed in particolare Totò Cuffaro, lei cui vicende giuduziare sono state volutamente richiamate alla fine dell’articolo, cui prodest?

GN

Qui il testo completo dell’articolo

Replica ai Verdi sul solare termodinamico

10 gennaio 2008 alle 03:01 | Pubblicato su solare temodinamico, Turismo, Valle dei Templi - Patrimonio dell'Umanità, Verdi Agrigento | 2 commenti
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Volutamente nel post precedente sono stato ermetico e provocatorio. Il video che proponeva un impianto a solare termodinamico al posto del rigassificatore lanciava solo slogan, senza nessuna argomentazione che ho provato a stuzzicare.

La replica al mio post, da parte dei Verdi Agrigento, non ha tardato ad arrivare – io, onestamente, avevo segnalato loro quanto scritto-.

La mia posizione, per chi non la conoscesse, è semplice: sono favorevole all’impianto di rigassificazione per motivi strategici (approvigionamento energetico, diversificazione delle fonti, accesso al mercato europeo del gas), come anche per motivi di opportunità (le opere portuali connesse all’impianto rappresentano un trampolino di lancio per l’economia locale il cui modello di sviluppo è legato al turismo). Per approfondire basta scorrere la cronologia degli articoli in questo blog. Questo chiarmento è necessario per quanti cominciano a leggerci da poco.

In generale – almeno finchè non avrò completato il libro di Franco Battaglia – non sono contrario all’energia solare. Tale fonte di energia non può comunque essere quella portante per l’economia. La Germania, sempre portata a modello per la percentuale di energia prodotta con solare ed eolico, ha numerose centrali nucleari che garantiscono una continuità nella produzione che le rinnovabili non hanno.

Vediamo ora le argomentazioni dei Verdi Agrigento. La tesi è chiara: installiamo una centrale di solare termodinamico – quello firmato Rubbia, e tanto decantato da Pecoraro Scanio – nell’area in cui è previsto l’impianto di rigassificazione di Porto Empedocle.

Alla mia domanda circa l’utilità di un impianto ad energia solare mi sono risposto che, probabilmente, potremmo aumentare la quantità di energia elettrica esportata verso altre regioni. Mi si replica

Ricordiamo agli emeriti studiosi del comitato che la Sicilia è gia piena zeppa di gas, perchè al centro di una rete di gasdotti provenienti dalla Tunisia, dall’Algeria e dalla Libia. Basterebbe solo questo per rispondere ai valenti studiosi del comitato, ma andiamo oltre.

Io vorrei ricordare ai Verdi (assurdo che sia io a farlo!) che il gas è una fonte di energia pulita! Già sono in circolazione automobili a metano, non inquinanti. Ogni metro cubo di gas che arriva in Italia contribuisce alla produzione di energia elettrica a discapito di fonti “non pulite”, in primis petrolio.

La Sicilia è così piena di gas è perchè si trova al centro del Mediterraneo, è quindi il luogo ideale per far arrivare i gasdotti. E’ anche drammaticamente la meta ideale delle barche -se così possono essere definite- cariche di clandestini. L’unico flusso sul quale potremmo guadagnare, il turismo, non lo intercettiamo. Non siamo attrezzati. Come ho avuto modo di dire molte volte, ultimamente al Presidente del Consiglio Comunale di Agrigento, se mi si garantiscono i finanziamenti per il porto – nero su bianco non promesse – potrei rivedere la mia posizione sul rigassificatore.

Anche ai Verdi chiedo: la centrale solare termodinamica garantirebbe la realizzazione di un porto degno di questo nome?

Continuiamo a leggere.

“Chi intasca i soldi?” Si chiedono. In effetti è quello che si chiedono anche i Verdi riguardo al rigassificatore. Basta vedere l’inchiesta della Gabanelli su Report RAI 3 sulla pericolosità (impianto classificato a rischio di incidente rilevante) e sugli interessi economici che girano intorno a questa storia. Perchè ENI e ditte produttrici non parlano chiaro sui loro esclusivi interessi? E’ mai possibile fare gli interessi di una comunità nascondendo la vera informazione e spacciando per benefici ciò che invece rappresenterebbe la condanna definitiva di un territorio? La assurdità del loco scelto stride, sia con il naturale sbocco turistico della zona (beni culturali UNESCO, Parco Letterario Pirandello, mare che andrebbe riqualificato), sia con la Centrale convenzionale ENEL che già insiste, con due orrende fumarole, sul meraviglioso golfo che va dalla Scala dei Turchi fino a Punta bianca.

Credo sia lapalissiano che la mia preoccupazione non è tanto se ENEL guadagni. Certamente per prevedere un investimento di 600 milioni di euro la stima di guadagno è di altrettanti soldi e molto di più! Ciò non mi preoccupa. E’ un’azienda che ha il diritto costituzionale di guadagnare, rispettando le regole.

Il vantaggio del rigassificatore è che non guadagna solo ENEL. Ad esempio il Comune di Porto Empedocle avrebbe il dragaggio costante dell’imbocco del porto, eseguito da ENEL, perchè necesario all’attracco delle metaniere. Mi sembra evidente che ci sia un vantaggio anche per la popolazione.

Passiamo al “minestrone”: guadagni, pericolosità, UNESCO, Pirandello. Chiarito il discorso dei guadagni, per la pericolosità rimando ai numerosi post già scritti e documentati, corredati anche da immagini chiare e univocamente interpretabili, scritti sul rischio, improbabile, di incidenti.

Mi si dice che la scelta del sito per il rigassificatore “stride con la naturale vocazione al turismo”. Mi si propone un impianto che ci farebbe perdere l’opportunità di avere un porto che faccia arrivare turisti!!! Turismo che attualmente non c’è! I visitatori della Valle sono in calo, quei pochi che arrivano lasciano solo un euro per fare la foto col carretto siciliano all’ingresso della Via Sacra.

La conclusione è il pezzo forte.

Per quanto riguarda il “buon senso” di cui parla il comitato, sappiano costoro che La centrale solare termodimica è un’idea valida che da le giuste risposte, sia in termini occupazionali alla comunità che svende il suo territorio per fame di lavoro, sia in termini di riqualificazione ambientale verso una zona che ha già visto negli anni passati impianti industriali al centro delle più grosse nefandezze della storia recente del nostro paese, vedi Montedison e madre di tutte le tangenti.

Bene. Sulla bilancia io metto un progetto da 600 milioni di euro. A me basterebbe l’ampliamento del porto, ma chiederemo investimenti e opere compensative adeguate, per far pendere la bilancia a mio favore.

Voi? Le idee non bastano. Fornite numeri sull’occupazione, sull’indotto, sulle opere da realizzare. A fare proclami basta poco, aspetto dati che sarò felice di pubblicare!

GN

Verdi Agrigento: centrale solare a Porto Empedocle

10 gennaio 2008 alle 03:01 | Pubblicato su solare temodinamico, Verdi Agrigento | Lascia un commento

Con un video pubblicato sul blog (non si capisce se ufficiale o meno) i Verdi di Agrigento propongono una centrale termodinamica al posto dell’impianto di rigassificazione.

Ma a cosa cavolo serve?

La Sicilia produce energia elettrica sufficiente al proprio fabbisogno e ne esporta parecchia, potremmo comunque vendere energia elettrica. Ma chi intasca i soldi?

Ma soprattutto: dove prendiamo i soldi per costruire il molo di levante??? Siamo inoltre disposti a rinunciare agli investimenti per le opere compensative?

A me sembra che, pur fregiandoci di avere un impianto targato Rubbia, resteremo morti di fame.

Non sono interessato esclusivamente ai soldi. E’ una questione di opportunità e di buon senso. C’è un’opportunità di sviluppo per l’intero territorio, la vogliamo sprecare? I Verdi fanno il proprio lavoro proponendo il solare “senza se e senza ma”. Il buon senso fa dire che sarebbe una scelta insensata.

GN

Lettera a Carmelo Callari

7 gennaio 2008 alle 10:01 | Pubblicato su Carmelo Callari, Giovanni Nocera | Lascia un commento

Di seguito il testo della lettera inviata stamane a Carmelo Callari, Presidente del Consiglio Comunale di Agrigento, in seguito alle dichiarazioni di cui ho dato notizie nel post precedente.

Egregio Presidente,

ho letto con interesse la sua proposta di realizzare il rigassificatore – attualmente previsto a Porto Empedocle – secondo la modalità offshore, a trenta chilometri dalla costa.

Se da qualche mese mi sono impegnato attivamente perché il rigassificatore si faccia, secondo il progetto attuale, non è certo dovuto a interessi personali. Sono invece fermamente convinto che l’investimento di 600 milioni di euro, previsto per l’opera, sia un’opportunità che il nostro territorio non possa perdere. Come non è possibile sprecare l’occasione di avere, finalmente, un porto degno di questo nome.

La soluzione del rigassificatore in mare è certo ingegnosa, evita le paure dei cittadini – spesso, però, male informati – toglie delle grane alle amministrazioni, ma soprattutto fa perdere un sacco di soldi al territorio.

A me, in fin dei conti, poco importa che il rigassificatore si faccia. Le chiedo però se può garantire gli strumenti finanziari adeguati ad avere, in poco tempo, l’ampliamento del porto di Porto Empedocle sufficiente ad intercettare anche solo una parte degli 8 milioni di croceristi italiani che ogni anno vanno in cerca di tesori archeologici, bellezze paesaggistiche, sapori unici, che solo la nostra terra può garantire, insieme alla tanto rinomata ospitalità e a migliaia di altri motivi di interesse.

Se questi finanziamenti fossero disponibili concretamente, non accetto promesse, potrei rivedere la mia posizione sul terminale di rigassificazione di Porto Empedocle.

Infine le vorrei segnalare l’iniziativa, lanciata qualche giorno addietro dal Comitato pro rigassificatore, che offre ai cittadini la possibilità di esprimere la propria opinione sulle opere compensative da chiedere ad ENEL. È una forma di partecipazione democratica che non prevede spese per le amministrazioni e che potrà essere eventualmente utilizzata dagli amministratori locali come base per la concertazione.

Per approfondire le mie argomentazioni sulla vicenda può consultare il sito http://www.comitatorigassificatore.it dove troverà un’attenta analisi non soggetta ad interessi di parte. È certamente una buona lettura da consigliare anche ai colleghi di Palazzo dei Giganti. Resto inoltre a disposizione per ogni eventuale ulteriore chiarimento.

Certo di una sua cortese risposta le invio i miei più cordiali saluti.

Roma, 07.01.2008

Dott. Giovanni Nocera

Proposta di Callari = investimenti zero per il territorio

6 gennaio 2008 alle 08:01 | Pubblicato su Carmelo Callari | Lascia un commento

Il Presidente del Consiglio Comunale di Agrigento, Carmelo Callari, ha proposto, in una conferenza stampa, una soluzione alternativa al rigassificatore a Porto Empedocle che in pratica prevede un rigassificatore offshore da ancorare a 30 km dalla costa.

Se questo comitato si sta battendo per avere il rigassificatore non è certo pr fare un favore all’Ing. Luzzio, ma perchè gli investimenti per le opere compensative, e alcune opere stesse, possono essere una boccata d’ossigeno per l’economia locale, ed un supporto per le casse dei comuni interessati.

Con un rigassificatore a 30 km non vedo cosa potremmo guadagnarci. Aspetto lumi.

Resto del parere che non si può sprecare l’opportunità di un investimento di 600 mln di euro, e che quindi il dibattito deve concentrarsi sulle opere compensative da concertare con ENEL. Il resto è tempo perso e fumo negli occhi.

GN

Il Comitato pro rigassificatore sollecita proposte per le opere compensative

3 gennaio 2008 alle 12:01 | Pubblicato su Comunicati Stampa | Lascia un commento

Il Comitato pro rigassificatore, per favorire la partecipazione democratica e consapevole dei cittadini sulla destinazione del territorio, intende raccogliere le proposte della cittadinanza sulle opere e gli investimenti per lo sviluppo. Idee e progetti devono riguardare le opere compensative da prevedere per l’impianto di rigassificazione.

Pur riconoscendo i vantaggi che deriveranno dalle opere connesse al rigassificatore (infrastrutture e gestione portuale), si ritengono indispensabili opportuni investimenti che devono incontrare le esigenze delle popolazioni interessate affinchè sia sostenuto il modello di sviluppo delle realtà locali.

Per queste ragioni il Comitato pro rigassificatore ha attivato l’indirizzo email proposte@comitatorigassificatore.it al quale inviare idee concrete per lo sviluppo. Le segnalazioni ricevute verranno presentate alle amministrazioni locali come base per la concertazione con l’azienda responsabile del progetto.

L’iniziativa del Comitato è un’occasione di partecipazione democratica, tanto auspicata da varie parti, ed è rivolta a tutti i cittadini che intendono contribuire alla valorizzazione del territorio e allo sviluppo.

Per ulteriori informazioni, materiale informativo e documenti di approfondimento è possibile consultare il sito internet del Comitato all’indirizzo www.comitatorigassificatore.it

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